1 set 2017
Anna Cebrian di Isle of Gamers spiega perché il più potente strumento di marketing è anche il più instabile.
1 set 2017
Anna Cebrian di Isle of Gamers spiega perché il più potente strumento di marketing è anche il più instabile.
A cura di Anna Cebrian, proprietaria di Isle of Gamers e Illusive Comics & Games
Qualsiasi tipo di interazione con una persona rappresenta un’opportunità per promuovere la tua attività commerciale: come direbbe la polizia scientifica, “ogni minimo contatto lascia una traccia”. Tutte le tue interazioni hanno il potenziale di raggiungere un pubblico più vasto grazie al passaparola.
Tuttavia, non puoi affidarti solo a questo strumento per aumentare il tuo giro d’affari. Senza l’aiuto di altre strategie, sarebbe come darti la zappa sui piedi.
Se non vai oltre il passaparola, ti rivolgi a un pubblico limitato, non controlli il messaggio trasmesso e perdi il contatto umano.
Basta fare due conti. Il numero di persone che entrano nel tuo negozio è X. Di queste, il numero di persone che partecipano a un evento è Y. Di queste, il numero di persone che parlano di un evento con gli amici è Z. È chiaro che il numero iniziale si va riducendo sempre più: vuoi davvero che la tua strategia di marketing si basi solo su queste cifre?
Se ti affidi ai clienti per condividere il tuo messaggio, non solo non potrai controllare a chi verrà comunicato, ma non potrai controllarne nemmeno il contenuto. Chi vuoi che abbia il controllo delle comunicazioni: tu o una manciata di clienti? O forse preferisci che lo faccia la concorrenza?
Se assumi tu il controllo, i contatti avranno un’importanza ancora maggiore. Ad esempio, i membri del mio personale chiedono a ogni cliente se è abbonato alla nostra newsletter. Gli abbonati in genere sono più importanti dei clienti che non lo sono, e anche se il passaparola è uno strumento utilissimo, non convincerà le persone ad abbonarsi a una newsletter.
Se ogni contatto lascia una traccia, sia online che di persona, devi creare attivamente dei contatti e disporre delle risorse necessarie per supportarli.
Generazione di contatti: social network
Noi ci affidiamo principalmente ai social network perché suppliscono a tutte le mancanze del passaparola: possiamo tenere d’occhio facilmente i destinatari, la portata e il messaggio. Puoi decidere la fascia d’età, la città e il genere del pubblico: in pratica, puoi assumere il controllo della conversazione.
Le tempistiche sono fondamentali. Tasta il terreno e vedi cosa funziona. Dai un’occhiata alle statistiche relative ai lettori di social network e newsletter. Ad esempio, noi abbiamo scoperto che, inviando la newsletter a inizio settimana, il numero di lettori e preiscrizioni si riduceva.
Supporto dei contatti: Yelp e il tuo sito web
Per supportare i contatti che hai creato, inizia con Yelp. Almeno qui nella zona di San Francisco, è uno strumento che è entrato a far parte della vita quotidiana. Non vai dal parrucchiere, al ristorante e nemmeno al parco senza aver guardato le recensioni di Yelp. E Google indirizza gli utenti proprio lì. Non ti piace Yelp? Non importa: devi usarlo lo stesso, perché il potere di Google è indiscutibile.
Altro punto: il tuo sito web. Se hai solo una pagina senza immagini, se i tuoi orari di apertura non sono indicati nella parte superiore della pagina iniziale oppure se il sito è obsoleto o poco organizzato, i potenziali clienti penseranno che è indicativo del tuo negozio.
Noi usiamo Weebly, ma anche Wix e Squarespace sono ottimi strumenti. Per le newsletter, Constant Contact e MailChimp offrono modelli personalizzabili alla portata di tutte le tasche. Io non sono una grande amante della tecnologia, ma riesco comunque a creare newsletter e gestire il mio sito web da sola senza problemi.
Se c’è una cosa da fare per iniziare, è questa:
Ad esempio, mettiti nei panni di un nuovo cliente. Guarda il tuo sito web e inizia ad aggiornarlo. Assicurati che le pagine su Google e Yelp includano gli orari corretti. Pubblica contenuto online ogni giorno.
Non farlo significa perdere opportunità commerciali.
Anna Cebrian è la proprietaria di una sede Advanced Plus e di un negozio di fumetti candidato ai premi Eisner. Prima di entrare nel settore, ha conseguito un MBA in imprenditoria elettronica presso la University of Phoenix e una laurea umanistica triennale presso il Whittier College.