22 ago 2017
Ben Calica di D20 Games ci offre qualche consiglio sui Booster Draft: come bilanciare costi e vantaggi facendo in modo che la differenza giustifichi i propri sforzi.
22 ago 2017
Ben Calica di D20 Games ci offre qualche consiglio sui Booster Draft: come bilanciare costi e vantaggi facendo in modo che la differenza giustifichi i propri sforzi.
A cura di Ben Calica, proprietario di D20 Games
Sfruttare gli eventi draft a tuo vantaggio è un po’ come giocare a biliardo: hai bisogno di qualche colpo vincente. Trovare il giusto equilibrio tra prezzi e premi, calcolare i costi e i vantaggi nascosti: sono piccoli accorgimenti che fanno la differenza tra guadagnare e perdere denaro.
I cambiamenti di solito non vengono accolti con entusiasmo dai giocatori (che potrebbero esserne infastiditi a tal punto da decidere di non tornare più), quindi è importante capire se vale la pena di attuarli.
Sono approcci che si basano su filosofie commerciali molto diverse tra loro, e quella che sceglierai di adottare per i tuoi draft inciderà direttamente sulle tipologie di giocatori che attirerai e sul loro comportamento nei confronti degli altri partecipanti.
È un fattore importante, perché il tipo di pubblico avrà un impatto enorme sui tuoi costi e sulle tue fonti di reddito.
Costo | Fonte di reddito | ||
Buste | Quota di iscrizione | ||
Premi | Snack e bevande | ||
Personale | Acquisti prima e durante l’evento (bustine protettive e premi di “auto-consolazione”) | ||
Accessori per l’evento (terre, dadi e numeri da tavolo) | Vendite/Affluenza future (pubblicità, acquisti) | ||
Altro | Altro | ||
Costi totali (dovrebbero essere inferiori ai profitti totali) | Profitti totali (dovrebbero essere superiori ai costi totali) |
Questa tabella non include tutti i costi e le fonti di reddito, ma evidenzia un concetto molto semplice: il totale a destra deve essere superiore rispetto a quello a sinistra.
L’obiettivo è bilanciare tali cifre per garantire che la differenza giustifichi i tuoi sforzi.
Noi, ad esempio, puntiamo sul gioco amatoriale, quindi preferiamo lo stile familiare: i draft hanno inizio poco dopo le 19 indipendentemente dal numero di giocatori in negozio in quel momento. Ci sono vari tavoli, ma tutti giocano all’interno di un unico grande gruppo. Per i draft su richiesta, invece, è necessario preparare un foglio di iscrizione e dare inizio all’evento quando in negozio ci sono 8 giocatori.
La tua scelta incide sui costi e sulle fonti di reddito. I draft su richiesta potrebbero incrementare il totale nella riga “Quota di iscrizione”, dato che un giocatore potrebbe pagare per 2-3 draft, ma anche i tuoi costi in termini di personale (se organizzi vari pod che non iniziano alla stessa ora, molto probabilmente avrai bisogno di più collaboratori per gestire l’intero evento).
Gli organizzatori di draft su richiesta con una quota di iscrizione ridotta in genere tentano di mettere in circolazione grandi quantità di carte, pensando che, a conti fatti, questo vada a loro vantaggio. A meno che tu non adotti questo tipo di approccio commerciale su ampia scala, entrerai in una guerra dei prezzi senza vincitori.
Attirerai anche tipologie di persone diverse, ma il fattore preponderante in questo senso è il montepremi.
Un’ampia distribuzione dei premi (noi ad esempio adottiamo l’approccio “chi vince un turno vince una busta”) tende a incoraggiare il gioco amichevole, a parte qualche piccola eccezione. Un approccio che ricompensa solo i migliori, con più premi per i primi classificati e meno premi per gli ultimi arrivati, tende ad attirare i giocatori in cerca di ricche ricompense.
Si tratta di due tipologie di clienti con abitudini diverse in termini di spese. Ad esempio, i giocatori esperti hanno le loro bustine protettive, mentre quelli alle prime armi ne acquistano in grandi quantità. D’altra parte, i giocatori esperti mettono più carte in circolazione, ma ancora una volta ciò va a tuo vantaggio solo se rientra nella tua ottica commerciale e se sei in grado di gestire grandi volumi.
Entrambi gli approcci presentano costi e vantaggi nascosti difficili da quantificare.
Un ambiente negativo in negozio può farti perdere soldi. Se i tuoi eventi attirano persone sgradevoli, gli altri giocatori non torneranno più, probabilmente senza neanche dirti il perché.
Un ambiente positivo, invece, può farti guadagnare soldi. Ricorda che non vendi solo delle carte: offri un luogo sicuro per una sana competizione tra persone che finiscono per conoscersi e sono contente di ritrovarsi da te.
Noi organizziamo draft ogni venerdì dal giorno di apertura. Siamo grandi fan dei draft, ed è proprio per questo che cerchiamo di farne un evento remunerativo per il negozio: non possiamo farne a meno!
Ben Calica da 6 anni è proprietario di D20 Games ad Alameda. Vanta oltre 25 anni di esperienza nel settore dei giochi elettronici, in cui ha ricoperto tra gli altri il ruolo di responsabile delle tecnologie di gioco presso Apple. Ha anche lavorato come giornalista e redattore per riviste quali Parents, Wired e Game Developer.