14 mar 2018 — Social network
Oggigiorno, ogni negozio gestisce moltissimi account in altrettante piattaforme. Ecco come assicurarti che questo sforzo abbia un effetto misurabile.
14 mar 2018 — Social network
Oggigiorno, ogni negozio gestisce moltissimi account in altrettante piattaforme. Ecco come assicurarti che questo sforzo abbia un effetto misurabile.
A cura di Nelson Brown, responsabile di community del WPN
Hai costruito un sito web, creato una pagina aziendale su Facebook, forse stai anche gestendo un gruppo di gioco regionale che organizza incontri e discussioni teoriche.
Fantastico. Ora, come puoi sapere se sta funzionando?
Per assicurarti che i tuoi sforzi non siano vani, devi trovare lo strumento giusto per misurare il tuo rendimento, raccogliere e analizzare i dati corretti e infine adattare le tue strategie in base a quello che hai scoperto.
Si tratta di diventare il primo posto a cui pensano i clienti, ossia quello stato in cui associano immediatamente il gioco al tuo negozio.
Facebook Insights e Google Analytics ti offrono ottimi strumenti gratuiti per il controllo di base dei social network e dell’attività della pagina web, ma se cerchi un’analisi più approfondita, è meglio usare un servizio a pagamento. Ecco tre delle opzioni più conosciute:
Buffer vanta l’interfaccia utente più semplice e il piano di abbonamento più economico tra i servizi qui presentati, tra cui una versione gratuita. È un ottimo punto di partenza per le piccole imprese che stanno muovendo i primi passi nella gestione dei social network.
Gli abbonamenti di Hootsuite sono più costosi di quelli di Buffer, ma offrono strumenti di analisi più approfonditi e resoconti personalizzabili. Questa opzione è adatta per le medie imprese pronte a tuffarsi nella promozione online e a interagire con la community.
Sprout Social è l’alternativa più costosa tra le tre, ma include anche il numero maggiore di funzionalità, un’interfaccia utente corposa e un servizio di assistenza clienti impeccabile. Questo servizio è l’ideale per community online già affermate con un seguito nutrito.
Scegliere lo strumento giusto è il primo passo. Il secondo è capire quali dati stia misurando.
La portata (o “reach”) è il numero di persone che hanno visto i tuoi contenuti. Ogni persona viene contata solo una volta, indipendentemente dal numero di volte che li ha visionati. Se qualcuno riproduce il tuo video tre volte, viene comunque considerata solo la prima. Per la maggior parte dei contenuti pubblicati, è il parametro principale che dovrai considerare per misurarne la diffusione.
Le visualizzazioni (o “impression”), invece, terranno traccia di tutte e tre le volte in cui quella stessa persona ha riprodotto il video. Si tratta del numero totale di volte che i tuoi contenuti sono stati visualizzati con successo sullo schermo di qualcuno. Questa informazione è importante per i contenuti sponsorizzati, dove più visualizzazioni da parte dello stesso utente possono avere un impatto significativo.
Il coinvolgimento (o “engagement”), infine, misura le interazioni delle persone con i tuoi contenuti. Queste sono rappresentate da commenti, reazioni (come “Mi piace”), clic e tempo passato visionando i contenuti.
Le interazioni indicano che gli utenti stanno prestando attenzione al tuo contenuto, che ci stanno riflettendo sopra. Inoltre, le piattaforme sociali come Facebook tendono a riproporre più spesso i contenuti più coinvolgenti, il che a sua volta ne migliora portata e visualizzazioni.
Pertanto, se il tuo obiettivo è mostrare i tuoi contenuti al maggior numero possibile di potenziali clienti perché interagiscano con essi, questi tre parametri ti indicano la misura del tuo successo.
Prova una nuova strategia, analizza il tipo di risultati ottenuti e riproponi le iniziative che hanno funzionato di più.
Ecco le variabili di base con cui puoi iniziare a sperimentare:
Grazie a questo procedimento, i tuoi numeri dovrebbero cominciare a salire.
Ognuno dei servizi che ho descritto qui sopra offre un periodo iniziale gratuito. Perché non ne provi uno?